2013 - CHALLENGE GIORDANA

CHALLENGE GIORDANA  2013


GRANFONDO LIOTTO

Sabato 13/4/2013

Avere ottenuto il Brevetto Prestigio 2012 mi regala per quest’anno, come a tutti i 600 Prestigiosi 2012, l’opportunità di partecipare alla grandiosa Maratona delle Dolomiti senza incappare nel “muro” del sorteggio pre-iscrizioni, che appunto avevo tentato invano nell’anno 2012. In quella occasione solo 7000 richieste di partecipazione sono state selezionate su oltre 34000 pervenute, ed io non ero tra i fortunati estratti.  Questa inaspettata possibilità mi invita a non abbandonare il ciclismo anche per l’anno 2013 e magari affiancare la Granfondo  Maratona delle Dolomiti al Brevetto Challenge Giordana onde allenarmi con maggiori stimoli!

Per ottenere il Brevetto Challenge Giordana occorre portare a termine, nei tempi massimi consentiti, almeno quattro gare su cinque, senza l’obbligo di affrontare il percorso più lungo. Questo ultimo aspetto lo rende decisamente più abbordabile rispetto al Brevetto Prestigio, per il quale e per i concorrenti maschili è ritenuto valido solo il percorso lungo.

Le competizioni ciclistiche facenti parte del circuito Challenge interessano principalmente il nord-est della Penisola italiana e di conseguenza anche quest’anno i chilometri da sobbarcarmi in auto non saranno pochi!

La Granfondo Liotto è la prima della serie. Partenza della gara è la cittadina di Valdagno in provincia di Vicenza, io pernotto a Recoaro Terme, località turistica posta a circa dieci chilometri da essa. Il lungo viaggio in auto è andato bene, come la parte “burocratica” riguardante il ritiro pettorale e il controllo chip. Nel pacco gara è compreso un accappatoio, che probabilmente userà Stefania, ed una serie di barrette energetiche.

Deciderò domani a seconda del mio stato fisico, se affrontare il percorso lungo o il medio, poiché la differenza in termini di chilometri e di dislivello è notevole!


Domenica 14/4/2012

La partenza è fissata alle 9.00, ma già alle 8.00 tutti i ciclisti sono posizionati in griglia. Il numero dei partecipanti è di circa 2000 persone. L’accento che avverto è pressoché veneto, deduco che in questo angolo di Italia la GF LIotto è una gara molto partecipata dai locali e meno da ciclisti provenienti da altre regioni. Si parte, subito si affrontano le prime tre salite: passo Xon di 4 km (media 6%, max 7%), Monte Magre di 2.5 km (media 7.9%, max 10%) e Torreselle di 4 km (media 7%, max 9.2%). Dopo queste salite ben pedalabili, arrivo comunque un poco affaticato al 90° km, qui è presente il bivio tra il percorso lungo di 130 km con 2500 m di dislivello oppure il medio di 102 km e 1450 m di dislivello.

Sono fermo in sosta sul lato del medio, ripeto tra me e me che per ottenere il Brevetto è sufficiente portare a termine il percorso più facile. Alzo lo sguardo e focalizzo che, mentre il percorso lungo viene segnalato con la scritta corretta e cioè LUNGO, il medio viene indicato con la scritta CORTO. Eh, no mi dico… un po’ di dignità, un po’ di orgoglio! Giro la bicicletta a sinistra incanalandomi così sul percorso meno facile. Alla vista di questa decisione un alpino addetto alla sicurezza stradale mi chiede se ho cambiato idea ed io gli rispondo perentorio: qui non ci torno per cui ci provo! La vere difficoltà iniziano proprio ora con le due salite di Castelvecchio di 7.8 km (pendenza media 6.8%) e soprattutto con la lunghissima Valbiana-Marana di 12 km e la sua nota “trappola” un tratto famoso avente una pendenza max al 20%!

dopo tutte queste fatiche, giungo al traguardo in 6 ore e 28 minuti. Scopro ora che solamente poco più di 500 persone hanno affrontato il lungo; d’altronde ho notato almeno dieci ciclisti che, imboccato il percorso lungo, sono tornati sui propri passi per deviare verso il cosiddetto corto e meno problematico. Nel complesso buona organizzazione con pochi ristori, ma situati nei punti giusti dove effettivamente servivano.


GRANFONDO EDDY MERCKX

Sabato 8/6/2013

Il morale non è dei migliori! Questa doveva essere la mia terza prova del Brevetto Challenge, ma causa l’annullamento della GF Marcialonga Cycling per anomala presenza neve fuori stagione, mi trovo al secondo appuntamento dopo quasi due mesi dalla prima gara!

E’ come partire da capo, ma senza l’entusiasmo di incominciare una nuova avventura. Speriamo di essere fortunato almeno con il meteo che in questi ultimi tempi è più che mai “ballerino”!

Arrivare qui a Rivalta Brentino, in provincia di Verona, è stato un viaggio tranquillo. E’ una piccola località dove poco si respira l’aria di grande competizione, ma d’altronde questi sono aspetti non fondamentali. Importante è invece l’organizzazione, i ristori, la segnaletica e un minimo di assistenza meccanica e di primo soccorso. Dall’Hotel Belvedere, dove pernotto, a piedi raggiungo, dopo un chilometro scarso di distanza, l’area adibita alla distribuzione pettorale e controllo chips. Qui partirà pure la competizione l’indomani mattina.

Nel tardo pomeriggio arriva al bar dell’albergo niente meno che Eddy Merckx in persona, vestito da ciclista ma con una pancia enorme. A cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 ha acquistato il soprannome di “cannibale”, grazie al fatto che dove partecipava  vinceva come probabilmente mai nella storia del ciclismo di tutti i tempi! Attualmente tra una pedalata e l’altra, si nota come il suo vero sport sia mangiare e soprattutto bere, del resto di soddisfazioni ne ha già raccolte in abbondanza. Il proprietario dell’hotel mi racconta proprio della sera precedente: il grande Eddy con” le gambe sotto al tavolo” è stato imbattibile!


Domenica 9/6/2013

All’ora del risveglio non posso non notare la bella sorpresa: i temporali notturni hanno lasciato il posto ad un po’ di sole. La colazione servita dall’hotel è poco rinforzata, tolto nel prezzo! Al momento di pagare decurterò cinque euro alla spesa complessiva senza troppe proteste del proprietario.

Si parte alle 8.30 ed il percorso inizia con una prima salita in località Zuane, che non crea troppi problemi. Al chilometro 26 inizia una seconda salita di 4,3 km e con i primi 700 metri con pendenze al 10%. ecco giungere poi la cosiddetta cronoscalata del “cannibale”, qui cambia la solfa, non tanto per le pendenze da superare ma per la lunghezza di 9,5 km! Fortunatamente i ristori sono posizionati nei posti giusti e ben forniti. Il meteo sembra mantenersi al meglio, pertanto giunto al bivio tra percorso medio o lungo, quasi senza esitazioni, proseguo per il lungo consapevole che le difficoltà vere arrivano ora. Mi attende un’interminabile salita che non molla mai: 16.5 km di lunghezza per 1177 m di dislivello e pendenze comprese tra gli 8 e il 13%. La vera nota negativa sta nel fatto che a 2/3 della scalata arriva un tremendo temporale con pioggia fitta, giunto in sommità inizia poi la discesa ripida e tecnicamente difficile con infiniti tornanti trasformatisi in veri e propri ruscelli d’acqua! Servono molta concentrazione e mani inchiodate sulle leve dei freni. Finita la discesa, la pioggia è sì ancora insistente ma mi sento decisamente più sollevato. La stanchezza incomincia a farsi sentire, giungo nei tempi concessi per aggiudicarmi anche questa seconda prova Challenge.



GRANFONDO GIORDANA

Sabato 22/6/2013

Destinazione Aprica per partecipare alla gara più prestigiosa del Brevetto Challenge. Il percorso stradale per giungervi lo conosco bene grazie alle numerose ascensioni alpinistiche effettuate in passato sulle montagne nei pressi. Così come conosco bene i negativi i ricordi legati all’eterno traffico stradale, esasperato specialmente nel rientro di Domenica.

La gara prevede sia per il percorso medio sia per il lungo la salita a due passi: Gavia e Mortirolo. Salite facenti oramai parte della storia ciclistica italiana per essere due classiche dei vari Giri d’Italia. Il tracciato lungo aggiunge poi il passo S. Cristina, tecnicamente assai meno problematico ma da affrontare per ultimo e quando si è già affaticati per le due precedenti e più blasonati scalate! Mi diventa quindi difficile fare pronostici per domani, se optare per il lungo o il medio e deciderò in corso di pedalata. Il percorso corto di 85 km riguarda invece un tragitto differente quasi subito.

Per il pernottamento, visto l’esaurirsi di camere disponibili degli hotel di Aprica, pernotto all’interno del palazzetto dello sport della cittadina, allestito con semplici brandine disponibili alla modica cifra di 10 €. Aggiungendo poi altri 5 € è possibile consumare la colazione rinforzata presso ognuno dei tanti hotel presenti e convenzionati con la lodevole iniziativa. E così nella palestra della palazzetto trovo 46 brandine piuttosto ravvicinate, direi, che senz’altro non incoraggiano il buon riposare! Fortunatamente qualche ciclista si “scoraggia” cambiando idea e trovando un’alternativa migliore, altrimenti la nottata sarebbe stata faticosa… da condividere con le apprensioni pre-gara che accompagnano le notti precedenti!


Domenica 23/6/2013

Cielo perfettamente sereno e partenza alle 7.30. La prima quindicina di chilometri porta a Edolo mediante una discesa interminabile da percorrere a velocità controllata che obbliga ad un continuo frenare.  E probabilmente più che plausibile questa scelta dell’organizzazione, in passato troppe cadute tra i ciclisti! Giunto a Ponte di Legno, inizia la salita di 17 chilometri verso il Passo Gavia. Lato strada sono presenti cartelli che indicano i chilometri superati e mancanti; la salita è lunga sì, ma se presa correttamente non disarma anche grazie al paesaggio circostante, davvero stupendo! Scollino dopo avere superato 1400 metri di dislivello, con pendenza media del 8% e punte del 15%. Sosta obbligatoria al ristoro e via in discesa verso l’amata Valfurva; valle che per anni ho frequentato per le splendide montagne presenti, che mi hanno regalato grandiose ascensioni alpinistiche al Gran Zebrù, al Cevedale, alle 13 cime. Peccato che la ripida discesa sia poco consona a distrazioni, meglio concentrarsi sul manubrio e sulla strada innanzi. In località Marzo inizia la salita al Passo Mortirolo. Mi emoziona percorrere questi colli così carichi di storia ciclistica, chiunque di noi anche non appassionato di ciclismo, ha per lo meno sentito parlare di Passo Gavia, Mortirolo, anche grazie alle gesta di fortissimi campioni del passato. La salita al Mortirolo è più breve della precedente, 12 chilometri, con pendenze medie del 10,5% e massime del 18%. Ben 32 tornanti conducono al passo, anche qui tutti numerati e corredati da cartelli ulteriori sui quali l’organizzazione indica le pendenze medie del tratto e i punti al 18%. Tre i ristori: all’inizio, a metà e sul colle, forniti discretamente. Un ciclista già mi aveva avvertito già ieri: giunto in prossimità del passo un lunghissimo, eterno e deprimente sali-scendi, conduce alla fine della fatidico Mortirolo. Velocemente giù verso Aprica, la raggiungo e supero il cancelletto necessario per accedere al percorso lungo con 45 minuti di anticipo. Decido però di “accontentarmi” di avere superato il tracciato medio ed evitando così di affrontare il terzo passo della giornata, il S. Cristina con i suoi 600 metri di dislivello, il motivo? Tra una settimana esatta mi attende l’agognata e inseguita già dal Prestigio scorso Maratona delle Dolomiti, in quel di Corvara in alta Val Badia. Lì il percorso lungo non sarà una alternativa ma un obbligo! Sono contento. Grande gara, bei ricordi, dove anche il meteo è stato fedele alleato.

Ultima fatica è rappresentata dallo stressante rientro in auto: 247 chilometri percorsi in quasi 5 ore e mezza!


GRANFONDO MARCIALONGA CYCLING

Sabato 6/7/2013

Eccomi qui, al terzo fine settimana continuato di gare ciclistiche, prima Aprica, poi Corvara ed oggi Predazzo in Val di Fiemme. Lunghi viaggi in auto, preparativi generali, grandi fatiche e stress ma anche gioie e incredibili avventure, caratterizzano anche questa stagione ciclistica. Eh sì perché gli esiti della granfondo di domani decideranno se, oltre il Prestigio dell’anno scorso, potrò conquistare anche il Brevetto Challenge. Le gare di questo circuito non sono sì blasonate e diffuse come quelle del Prestigio, in ogni caso emozioni e momenti indimenticabili sono finora eguagliabili. Punto decisamente al percorso lungo, a decidere però sarà l’orario con il quale transiterò al cancelletto in località Stava, da superare entro le 11.00! vedremo.

La Marcialonga Ciycling si tiene in Val di Fiemme, cittadina di partenza e arrivo è Predazzo, in provincia di Trento, dunque nuovamente al cospetto delle dolomiti e dei suoi grandiosi panorami! Nel tardo pomeriggio l’organizzazione offre a partecipanti, accompagnatori e semplici curiosi, un aperitivo in piazza. Ne approfitto prima di cenare in una pizzeria del centro, due pizze margherite e birra alla spina mangiate in compagnia di due ragazzi di Milano, che domani affronteranno come me la competizione.


Domenica 7/7/2013

Puntale alle 8.30 si sente il colpo di pistola che indica il via! I primi quindici km sono in discesa ed anche in questa occasione, come per la Giordana, si procede a velocità controllata per motivi di sicurezza. Forse sarebbe il caso di evitare percorsi con discesa alla partenza! Per il percorso corto le salite sono due, per il lungo quattro.

Per procedere veloce decido di non sostare ai ristori e procedere senza interruzioni, anche perché nel primo tratto controllato ho perso parecchio tempo, un continuo frenare.

Al bivio-cancelletto di Stava arrivo con soli dodici minuti di buono e visto che si tratta della prova “Brevetto Challenge”, non rischio e devio sul percorso più facile. Giungo al traguardo in sole 2 ore 42” contro il tempo max di 3 ore 30”. Nel senno di poi se proseguivo per il lungo sarei arrivato con un buon tempo finale, ma in ogni caso penso di aver preso la decisione migliore. Con la conclusione di quattro prove: Eddy, Merckx, Giordana e Marcialonga mi sono aggiudicato il Brevetto Challenge, che non sarà il Prestigio, ma possiede gare di tutto rispetto con la Giordana che risulta la più entusiasmante e da sola merita la scelta del Brevetto.

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Flavio Facchinetti