2013 - GRANFONDO MARATONA DELLE DOLOMITI

GRANFONDO MARATONA DELLE DOLOMITI – 27 giugno 2013


Sabato 26 giugno 2013

Un momento magico! Avere ottenuto il Brevetto Prestigio lo scorso anno, al di là del compiacimento personale, mi consente di accedere alla mitica granfondo Maratona delle Dolomiti senza il “cancelletto” del sorteggio iniziale, sempre obbligatorio per chi vi vuole partecipare. L’organizzazione infatti accetta un limite massimo di soli 8500 partecipanti a fronte dei 30000 che ogni anno sperano di essere sorteggiati.  Tanto è che l’anno scorso, pur tentando la sorte, non stato selezionato e pertanto non ho potuto inserirla nel mio comunque soddisfacente circuito ciclistico.

Questa bella opportunità, a cui non posso proprio dire no, mi obbliga a non scendere dalla bicicletta anche quest’anno 2013 e già dal tardo inverno riprendo gli allenamenti. Le soddisfazioni non tardano ad arrivare: il Circuito Challenge con la Liotto, la mitica Eddy Merckx e soprattutto la Giordana, mi regala ancora gioia. Per chiudere il cerchio mi serve ancora un po’ di fortuna sia domani, sia la prossima domenica, data dell’ultima prova del Brevetto Challenge.

Viaggio in auto di oltre sette ore per giungere l’Alta Badia: oltre il passo Gardena, arrivo a Corvara, poi lì vicino Colfosco, in frazione La Villa. Pernotto in un appartamentino e, a differenza del solito, niente pizza e colazione rinforzata in qualche hotel, mangerò il cibo acquistato in un negozio di alimentari del posto.

Immagino già che questa gara non la rifarò più, pertanto la scelta di effettuare il percorso lungo è unica e indiscutibile. Certo i chilometri non sono molti, 138, ma il dislivello è da paura, ben 4190 metri!

Sette i passi da valicare dai nomi storici: Pordoi, Sella, Gardena, Giau… La gara ha il suo fulcro in Alta Badia, al cospetto delle Dolomiti, con partenza proprio a La Villa e arrivo a Corvara. Le strade verranno completamente chiuse al traffico dalle 5.30 alle 17.00 ed occorre pertanto già da oggi gestire bene gli spostamenti in auto a termine gara. La partenza, a differenza di tutte le granfondo, avviene assai presto, alle 6.30. Speriamo non faccia troppo freddo, visto che siamo a 1500 metri di altitudine.


Domenica 27 giugno 2013

Come avevo deciso la sera prima, mi porto in auto a Corvara, dove terminerà la gara, già in direzione Passo Gardena per il rientro a casa. In bicicletta raggiungo quindi la località di partenza. Eccomi posizionato in griglia. Fa un freddo terribile, il termometro del mio vicino segna due gradi sopra lo zero! Tutti son vestiti come se dovessero intraprendere una  spedizione polare. Io azzardo, il meteo di oggi dopo tutto prevede sole pieno, sono in veste primaverile con una certa attenzione a contrastare l’aria gelida: giubottino senza maniche e bandana sotto il casco. Leggo incuriosito il nome dei ciclisti sui rispettivi dorsali, la metà almeno dei partecipanti è straniera o comunque sudtirolese.

L’organizzazione è impeccabile, forse un po’ troppo militaresca. Finalmente si parte!

Raggiungo e supero i primi passi dai nomi altisonanti: Campolungo, Sella e Gardena, gratificanti per i paesaggi e pedalabili senza troppa fatica. Continuamente si vedono in cielo elicotteri intenti a filmare la manifestazione, è infatti l’unica granfondo trasmessa in diretta alla Rai.

Si risale nuovamente Campolungo e poi S. Lucia. A questo punto la gara prende un’altra piega per chi vuole affrontare il lungo. E’ proprio con gli ultimi due passi: passo Giau (max 15%) e passo Valparola (max 14%), che inizia, almeno nel mio caso, l’agonia. In particolare il primo non concede un metro di sollievo e non resta che rassegnarsi. Supero anche il Valparola e lanciato  in discesa verso Corvara un piccolo problema alla catena della bicicletta mi crea attimi di terrore! Per fortuna riesco a risolverlo ed a portarmi al traguardo in 8 ore e 28 minuti. In questi anni di granfondo se devo fare una classifica, in termini di soddisfazioni nelle competizioni, primo posto assoluto rimane la Sportful, secondo posto la Nove Colli e al terzo la Maratona delle Dolomiti. Quest’ultima però vince su tutte in termini di spettacolarità di evento, davvero grandioso! I sud-tirolesi hanno saputo gestire bene questa granfondo dando un esempio di professionalità e rendendo questa gara unica nel suo genere!

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Flavio Facchinetti