IRLANDA

Carrauntoohil (1038 m)


Giovedì 01 giugno 2017 – Lunedì 05 giugno 2017

Sveglia mattutina moderata, veloce colazione al consueto bar sotto casa e poi via verso l’accesso autostradale di Novara. Direzione Bergamo con l’incognita “traffico” una volta giunti alla barriera di Milano. Sono le 8.00 di una giornata lavorativa, due aspetti che fanno temere il già tante volte provato “imballo da tangenziale” e le attese non si fanno disattendere. Impieghiamo un’oretta buona per lasciare il capoluogo lombardo all’altro capo della barriera, alla volta di Bergamo.

Il volo verso Dublino consente di ritirare il fiato ci fa sonnecchiare ancora un poco ed eccoci finalmente pronti ad entrare nella verde Irlanda. Per quest’oggi il programma scelto a tavolino prevede il trasferimento sino alla Connamara Peninsula con sosta intermedia nella cittadina di Galway e pernottamento a Clifden. Abbiamo solo cinque giorni a disposizione, sicuramente pochi, cercheremo di farli fruttare al meglio.

Una leggera pioggerella ci accompagna sino a Galway, dove sostiamo per una fugace visita. Ci colpiscono subito musicisti in strada, un centro pedonale e a misura d’uomo, abitazioni colorate con splendidi murales e soprattutto una miriade di pub: questa prima nostra tappa è davvero piacevole. Basta bere un caffè per farci capire che il caro-vita è decisamente più alto di quello italiano! La sosta non dura molto, visto che altri 80 chilometri circa ci separano da Clifden, amena località turistica della Connamara Peninsula. Entriamo nel nostro bed & breakfast alle luci del tramonto e un senso di tepore ci da il benvenuto. La stufa è accesa e cede un piacevole calore, la legna che scoppietta all’interno catalizza i nostri sguardi; un’immagine così lontana dalle nostri menti e anche un bell’aiuto per i nostri corpi, ultimamente costretti a sopportare un’anomala ondata di caldo nostrano.


Il giorno successivo maciniamo chilometri e chilometri in auto lungo le strette strade irlandesi che ci conducono prima lungo la Sky Road nel Connamara, poi a scendere lungo la Burren Way sino alle imponenti Cliffs of Mother, scogliere imponenti, un vero gioiello naturale. Arriviamo nel posto tappa di Fossa, una frazione non troppo distanze dalla cittadina turistica di Killarney, che ci permette di non essere troppo lontani dal punto di partenza per il tentativo alla vetta del Carrauntoohil, la montagna più alta dell’Irlanda coi sui 1038 metri. Per oggi il meteo è stato clemente, speriamo nell’indomani!


Non partiamo molto presto; qui vale poco la regola in uso nelle Alpi: meteo tendenzialmente migliore alla mattina. In auto ci spostiamo di circa 15 chilometri sino al parcheggio a pagamento (2 euro) di Cronin’s Yard, a 150 metri sul livello del mare, e già occupato da molte macchine di escursionisti. Nei pressi è presente un coffee-bar e un modesto campeggio. Indossati le scarpe da trekking, ci inoltriamo nella vallata lungo un sentiero largo e comodo che lentamente sale sino a portarsi in mezzo ai due laghi di Gouragh, a destra, e di Callee, a sinistra. Prosegue ancora comodo sino ai piedi di un canalone detritico che si inerpica sino al cosiddetto Devil’s Ladder, il colle a quota 724 metri. Questo è il tratto più impegnativo e pericoloso dell’intero tragitto. Il terreno è scivoloso e i grossi massi presenti sono spesso umidi o addirittura solcati da rivoli d’acqua che discendono dal colle. La pronunciata pendenza, specie nel tratto terminale, i ridotti passaggi, la presenza di parecchi escursionisti impegnati con diverse andature a salire o a scendere, non fanno altro che aumentare l’impegno fisico e mentale; specie se l’incedere è sottolineato da una pioggerella fastidiosa, come nel nostro caso.

Giunti al Devil’s Ladder tiriamo il fiato e fortunatamente pure la pioggia cessa, proseguiamo verso destra lambendo un’ampia dorsale via via sempre più detritica che conduce sino alla vetta. La foto scattata al cospetto della grande croce premia la fatica! Un rocambolesco vento sposta velocemente le nuvole facendoci ammirare il panorama circostante, tra sprazzi di cielo azzurro. Per essere in Irlanda, terra dal meteo birichino è già un successo! In ogni caso la prudenza ci induce a scendere velocemente, visto che avanzano nuvoloni bassi, se non altro per superare quanto prima il canalone. Una volta giunti nei pressi del parcheggio ci concediamo il meritato panino ammirando per l’ultima volta la visibile vetta del Carrauntoohil. Salita non banale in ogni caso, se non altro per l’avversità del clima, che è possibile impreziosire – in caso di meteo decisamente stabile - percorrendo l’anello delle tre cime irlandesi che superano i mille metri, Carrauntoohil, Caher e Beenkeragh. Sarà per la prossima volta, noi siamo già contenti!


Completiamo i giorni rimanenti percorrendo in auto la Dingle Peninsula, quindi il percorso turistico più famoso dell’Irlanda, ovvero i 180 chilometri del Ring of Kerry, tra laghi, vallate, ampi spazi, fiori e foreste sino a quando è ora di ritornare verso Dublino, meta finale del nostro itinerario.

Grazie Irlanda!

Flavio Facchinetti



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Flavio Facchinetti

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2017 - MONTE CARRAUNTOOHIL (1038 m)

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