2012 - PICO RUIVO (1862 m)   Madeira


ISOLA DI MADEIRA (PORTOGALLO): salita al PICO RUIVO (1862 metri)


Aprile 2012 

Arriviamo a Madeira e immediatamente ritiriamo l’auto noleggiata. La vettura ci pare in ottime condizioni, ma già dopo pochi chilometri avvertiamo un fastidioso “fischio dei freni” e ben presto capiremo il perché! Le strade percorse in questa prima giornata sono un continuo sali-scendi: in salita l’utilizzo della prima marcia diventa indispensabile mentre al contrario in discesa che musica ai dischi dei freni!

Prenotiamo quattro notti in un piccolo hotel di Funchal, la capitale, che diventerà il campo base per la visita dell’intera isola nonché l’ascensione al Pico Ruivo, la vetta più alta.

Giornata decisiva del viaggio. L’altezza della montagna non è esagerata e dalle letture fatte in precedenza, riserva un panorama eccelso a 360 gradi. La giornata inizia bene, all’ora di sveglia mattutina il cielo si presenta completamente sereno come finora non era mai capitato.

La località di partenza del trekking, denominata Achada de Teixeira, è disposta nella parte opposta dell’isola rispetto a Funchal. Decidiamo di raggiungerla percorrendo la strada che attraversa l’isola in alternativa alla più scorrevole litoranea, sì più lunga ma decisamente più veloce… con il senno di poi! Nostro malgrado ci avviamo in un dedalo di strade con salite da capogiro e carenti di segnaletica. Cerchiamo di compensare le difficoltà chiedendo informazioni ai locali, che parlano esclusivamente portoghese, lingua di cui siamo completamente a digiuno.

Insisti insisti insisti, arriviamo alla località di Achada de Teixeira passando per il Pico das Pedras. Qui finisce la strada ed è presente un ampio parcheggio.

Con il trascorrere del tempo le condizioni meteo sembrano voltarci le spalle: ci incamminiamo tra una leggera nebbiolina e minacciose nuvole sembrano minare la gita, fortunatamente procedendo tutto si rasserena di nuovo fino a giungere in vetta.

Ambiente spettacolare! Tutti gli arbusti presentano rami ricoperti di ghiaccio ventato, la vista spazia tra guglie, enormi precipizi, vallate coperte da folta vegetazione. A mezz’ora dalla cima è persino presente un rifugio, oggi aperto, e dal folto numero di escursionisti si può dire che funziona a dovere.

La restante permanenza sull’isola si divide tra escursioni e modeste passeggiate. Una curiosità: riscontriamo una totale assenza di Italiani, a differenza di Tedeschi, Inglesi e Francesi. Gli Italiani che vengono a Madeira vengono dirottati o preferiscono l’isola di Porto Santo, totalmente piatta, senza vegetazione, bellissime spiagge e soprattutto villaggi turistici.



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Flavio Facchinetti

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