GRANDE TRAVERSATA DELLA COLLINA TORINESE

1°) Moncalieri – Basilica Superga 28,2 km

2°) Basilica Superga – Chivasso 32,8 km

TOTALE PERCORSO: 65 km / D + 2200 m

TRASPORTI : NCC Sig. Claudio Masnata (Moncalieri)

Sabato 08/05/2021

La Grande Traversata della Collina Torinese è un percorso non circolare di 65 chilometri che interessa buona parte della zona collinare alle porte del capoluogo sabaudo, con partenza Moncalieri e termine Chivasso. Per motivi logistici ed evitare l’attraversamento di Torino, in auto raggiungo la cittadina di Chivasso e da qui tramite un NCC già contattato mi trasferisco a Moncalieri nei pressi del Castello, ove inizia il lungo trekking. Affronterò la cavalcata in due giorni, con pernottamento in all’ agriturismo Ai Guiet nei pressi della Basilica di Superga.

In generale tutta la collina torinese è percorsa da un dedalo di sentieri onde per cui è fondamentale avere una mappa e una relazione del tragitto, che possono non bastare come scoprirò mio malgrado!

La tappa odierna si sviluppa per la quasi totalità al di sotto del bosco, se si esclude l’attraversamento della località di Pino Torinese. Piante di roveri, castagni, noccioli e querce sono le essenze più diffuse. La segnaletica è ottima nel primo tratto dalla partenza al Faro della Vittoria, quindi confusa sino a Pino Torinese e discreta da Pino a Superga. Due le segnalazioni: innanzitutto occorre particolare attenzione a percorre il tratto che sale al colle della Maddalena dal momento che, oltre al sentiero corretto, esiste una pista utilizzata dai ciclisti che amano le discese estreme ad ostacoli in MTB. Il secondo avvertimento riguarda l’abbandono della località di Pino: per lasciarlo senza errori occorre seguire la direzione del cimitero e della ditta Ferrero.

Raggiungo Superga dopo sei ore a passo sostenuto e con qualche errore di percorso. Di tabella, la tratta è data otto ore e ci stanno tutte visto che il percorso non è proprio da sottovalutare!

All’agriturismo ricevo un trattamento in mezza pensione (50 euro) che ben ripaga della faticaccia. Cena trionfale con tagliolini ai funghi, scaloppine e patate, bunet, vino e caffè! Condivido il pasto serale con tre ragazzi partiti prima di me ma giunti ben quattro ore dopo il mio arrivo..

Domenica 09/05/2021

La seconda tappa è assai differente dalla prima. Innanzitutto la segnaletica è efficiente su tutto il tratto, il bosco è meno invasivo e offre numerosi scorci panoramici ideali per comprendere meglio la geografia della zona. Si attraversano o si affiancano numerosi paesi, in ordine Rivodora, Cordova, Bardassano, Bussolino, Castagneto Po per terminare a Chivasso.

La tappa è più lunga e faticosa. A passo sostenuto ho impiegato sei ore e mezza, ma di tabella richiede poco meno di dieci ore.

Interessante l’attraversamento della Riserva Naturale del Vay e gli ultimi chilometri che affiancano il fiume Po prima di giungere a Chivasso.