VIA DEL SALE

Ottobre 2017


Quando mi si è presentata la possibilità di una nuova avventura, perfetta da condividere con mia moglie Stefania, non ho potuto certo tirarmi indietro; eccoci allora a cercare di compiere un’esperienza in un nuovo angolo di Italia non troppo distante da casa: la Via del Sale.

E’ un Cammino che mette in comunicazione l’Oltrepò Pavese con la costa genovese del mar Ligure, attraverso la cresta spartiacque che separa la Lombardia, dall’Emilia Romagna e dal Piemonte; quattro sono infatti le provincie interessate, Pavia, Piacenza, Alessandria ed infine Genova. Da letture sparse qua e là, Stefania ed io veniamo a sapere che da quei sentieri l’uomo è sempre passato fin dall’antichità. Le testimonianze archeologiche e i ritrovamenti lo confermano: quei nostri compagni di secoli fa raggiungevano la Liguria mossi dalla necessità di arrivare dalla pianura al mare, sull’onda di antichi commerci.

Il percorso di oggi inizia da Varzi nel cuore della Val Staffòra, a circa 30 chilometri da Voghera, e si conclude nella marittima cittadina di Sori, l’originale conclusione, o di Portofino. Il tutto dopo tre o quattro giorni di Cammino. Si tratta di un tragitto impegnativo di 84 chilometri totali e 3500 metri di dislivello; pur mantenendosi ad altitudini modeste, il percorso segue i crinali appenninici, regalando a noi che lo percorriamo paesaggi da togliere il fiato: ci si muove sempre su sentieri di montagna, limitando a brevi raccordi i tratti asfaltati e questo contribuisce a rendere il Cammino quasi più un trekking che una passeggiata.

Il percorso è da subito ben segnalato con le frecce direzionali che riportano la dicitura “via del Sale”; il primo tratto è tutto in salita senza pause sino al Monte Chiappo, situato a 1699 metri, che amministrativamente segna il confine tra la Lombardia, l’Emilia Romagna e il Piemonte. Superato questo punto compare il simbolo VM, ovvero “via del Mare” e da qui il tragitto segue la linea spartiacque, aggirando tutte le cime o a mezza costa o alla base per non dilungarne troppo la percorrenza, sino al Monte Antola posto a 1597 metri di altitudine. Passata anche quest’ultima altura, comincia la lenta discesa verso il mare, ma ciò non toglie la possibilità di conquistare altre numerose vette in una cavalcata di ampia soddisfazione che consente di mettersene in tasca almeno una quindicina… e così noi amanti dei culmini non ci facciamo di certo sfuggire questa possibilità! E’ comunque consigliabile raggiungere la vetta delle tre più importanti: il Monte Chiappo, il Monte Carmo e il Monte Antola.

Le tappe sono quattro e pressoché obbligate:

1°) Varzi – Capanne di Cosola 20 km/1530 m

2°) Capanne di Cosola – Torriglia 23.5 km/860 m

3°) Torriglia – Uscio 23 km/616 m

4°) Uscio – Portofino 17 km/490 m

pertanto i vari pernottamenti è bene prenotarli in quanto pochi se non unici. Solo la prima frazione è possibile interromperla grazie alla presenza di due bivacchi al Pian della Mora e al Piano della Bonazza; nel caso di una scelta simile però il peso nello zaino si aggraverà dal momento che risulteranno necessari sacchi a pelo, materassini, cibo e acqua. Un buon allenamento riduce ovviamente la fatica spesa, ma rimane l’ideale avere zaini leggeri caricati dell’indispensabile: meglio lasciare a casa il superfluo.

Lungo le tappe non è possibile reperire acqua e cibo. Occorre inoltre valutare bene il periodo di percorrenza: per le quote non troppo elevate sono sconsigliati i mesi di caldo estivo, per contro durante il tardo autunno e inverno molte strutture ricettive di montagna chiudono. Ideale risulta quindi il periodo primaverile o tutt’al più i mesi di settembre e ottobre. Noi abbiamo concordato con i titolari degli alberghi un trattamento di mezza pensione a prezzi modesti a fronte di un servizio a dir poco superlativo visto il concludersi della loro stagione lavorativa, soprattutto per ciò che riguarda cene e colazioni, davvero abbondanti e squisite.

Merita una menzione il paese di Torriglia in Liguria, famoso per la produzione dei canestrelli; ben sette pasticcerie di questo minuscolo borgo montano producono ed esportano in tutta Italia il prelibato biscotto.

Al di là dell’importanza storica di questo percorso, camminare per quattro giorni tra montagne per poi concludere la fatica nella splendida piazzetta di Portofino davanti all’azzurro del mare è stato veramente un bellissimo regalo e un trionfo di emozioni… anche per chi, come noi, aveva già visitato la blasonata località marittima più e più volte!

Flavio Facchinetti


Flavio Facchinetti

2017 - VIA DEL SALE

FilmatoVIA_DEL_SALE_files/Filmato%20via%20del%20sale.mp4shapeimage_4_link_0
FotoFOTO_VIA_DEL_SALE.htmlshapeimage_5_link_0