2012 - APPENNINO SIMBRUINI ERNICI

SIMBRUINI ED ERNICI

1° giorno: Monte Cotento (2015 m) – Monte Viglio (2156 m) – Gendarme (2113 m) – Cima dei Cantari (2103 m)

2° giorno: Pizzo Deta (2041 m) - Monte Passeggio (2064 m) - Monte Fragara (2005 m) - Monte Cappello (1981 m) - Monte Ginepro (2004 m)


Giovedì 1° novembre 2012

Approfittiamo del ponte festivo di Ognissanti e grazie alla compagnia aerea low cost Easy Jet raggiungiamo Roma ad un prezzo davvero contenuto, qui ritiriamo l’auto a nolo e via per Subiaco, campo base prescelto per il nostro nuovo progetto: l’esplorazione, si fa per dire, della catena appenninica italiana. L’iniziazione avviene dal gruppo montuoso dei Simbruini ed Ernici, che si estende tra Lazio e Abruzzo. 


Venerdì 2 novembre 2012

Oggi non piove, il cielo è nuvoloso e carico di umidità. Per trovare il percorso a piedi per l’ascesa al monte Cotento spesso dobbiamo attendere che il vento sposti per qualche minuto nubi e foschia. L’area del monte Cotento, di 2015 metri, è fortemente antropizzata da impianti di sci e relativi alberghi, noleggio sci, ristoranti… che paiono per lo più abbandonati. La montagna comunque regala nel suo tratto finale una piacevole passeggiata ed in vetta è presente una croce. Veloce discesa e breve trasferimento in auto per il secondo obbiettivo, il monte Viglio di 2156 metri.

Questa gita pomeridiana ci impegna più del previsto. Raggiungiamo la meta lungo un percorso dal dislivello sì contenuto, di circa 750 metri, ma dallo sviluppo notevole di 5 chilometri, che transita per cresta prima sulla cima del Gendarme (di 2113 metri e con qualche leggera difficoltà per l’individuazione del passaggio tra le balze rocciose), poi la vetta dei Cantari, a 2103 metri. Qualche sprazzo di cielo sereno ci permette di immortalare questi ambienti, una tavolozza di colori assai generosi grazie alla stagione autunnale. Paesaggi al di sopra delle aspettative e grande gioia per questa prima giornata in terra laziale!


Sabato 3 novembre 2012

Con un meteo decisamente più clemente percorriamo questa bellissima cavalcata che interessa il Pizzo Deta (2041 metri), il Monte Passeggio (2064 metri), il Monte Fragara (2005 metri), il Monte Cappello (1981 metri) ed il Monte Ginepro (2004 metri). Tolto il Fragara ed il Cappello, cime secondarie, anche Stefania percorre questa interminabile cresta avente 1200 metri di dislivello. La discesa dal Ginepro avviene da un versante differente che ci conduce a 2 chilometri dall’auto parcheggiata. Con fortunato autostop una coppia locale, che nelle poche parole scambiate ci dicono di avere trascorso la luna di miele all’Alpe di Mera in Valsesia, ci riporta al punto di partenza del giro. Ci raccontano tra l’altro della perdita del figlio durante un soccorso in montagna con elicottero a Cortina e della sua enorme passione per la montagna. Proprio oggi una sezione CAI del Lazio commemora il ragazzo con una camminata sino al Passeggio, dove è collocata una targa in suo ricordo, che riporta la foto della sua ultima gita sci-alpinistica proprio su questa vetta.

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Flavio Facchinetti

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