2012 - APPENNINO TOSCO EMILIANO

TREKKING NELL’APPENNINO TOSCO – EMILIANO

1° giorno: Alpe di Succiso (2017 m) – Monte Casarola (1978 m)

2° giorno: Il Passone (1847 m) – Monte La Piella (2071 m) – Sasso del Morto (2077 m) – Monte Cusna (2121 m) – Monte Prado (2054 m) – Monte Castellino (1918 m) – Monte Ravaianda (1685 m)

3° giorno: Il Balzone (1836 m) – Monte Cimone (2165 m) – Monte Cimoncino (2118 m)

                                              

15 – 17 Settembre 2012

Tre giorni alla ricerca delle montagne più importanti dell’Appennino Tosco-Emiliano, di queste l’Alpe Succiso (2017 metri) risulta la più impegnativa presentando nel percorso finale un breve tratto attrezzato con cavo d’acciaio. Giunto in vetta decido di scendere attraverso un tragitto differente che ad anello mi riconduce all’auto, transitando così per il più basso Monte Casarola, di 1978 metri. Nel cammino felice conoscenza con un pastore di pecore al lavoro.


Trascorro la nottata ristoratrice nella mia tenda e dopo una buona colazione fai da te parto per questa seconda giornata, che si dimostrerà decisamente appagante concludendosi con la salita di sette cime, toccate durante una lunga e faticosa cavalcata tra le vette del  Passone (1847 metri), del Monte La Piella (2071 metri), del Sasso del Morto (2077 metri), dell’importante Monte Cusna (2121 metri), del Monte Prado (2054 metri), del Castellino (1918 metri) ed infine del Monte Ravaianda (1685 metri).

Unici incontri della giornata un branco di una decina di caprioli e due abitanti di Reggio Emilia con i quali scambio belle chiacchierate. Incontro il primo ragazzo passando per il Rifugio Battisti, condividiamo pensieri politici… e la medesima delusione per un sogno comune finito nel peggiore dei modi! Con Emiliano, il secondo ragazzo, scambio pensieri legati alla vita in montagna; lui si ritiene fortunato a vivere sì in città ma a soli sessanta chilometri dall’amato Appennino. Non posso che assentire ai suoi pensieri…

Tra le montagne salite oggi, il Cusna ed il Prado sono di gran lunga le più interessanti.


L’ultimo giorno è dedicato al Cimone (2165 metri), una di quelle montagne per le quali l’unica cosa che si può dire è: sì, va bene ci sono stato… dal momento che la cima ospita un osservatorio meteo, l’arrivo di diversi impianti di risalita, un’area militare ed infine una chiesetta. Direi che per altro non c’è spazio!

Flavio Facchinetti

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Flavio Facchinetti