2014  MONTE AMARO (MAJELLA)

MONTE AMARO


Sabato 20 settembre 2014

La grandiosa esperienza estiva del Gran Sasso ci ha lasciato il segno per maestosità degli ambienti e bellezza delle montagne: è quasi un obbligo venire a curiosare le vicine cime della Majella, il secondo gruppo appenninico per importanza ed altitudine.

I giorni a disposizione sono veramente pochi ma la voglia è tanta e così decidiamo di venire prima che qualche improvvisa nevicata ci rovini il progetto. Tra volo aereo sino a Roma, trasferimento in auto sino a Filiorum Petri, in provincia di Chieti, e contatti con la titolare del Bed & Breakfast prescelto, ci rimane giusto il tempo per visitare la città di Sulmona, sul percorso autostradale. Questa cittadina è una piacevole sorpresa.

È posta ai piedi della catena del Monte Morrone, dove Celestino V condusse vita eremitica, assetato di preghiera, di quotidiani digiuni e macerazioni ed ha un centro storico piccolo e ben conservato, così come ciò che resta dell’acquedotto romano.

Ci colpisce la piazza principale, una delle cento più grandi d’Italia, oggi occupata dal mercato settimanale, che offre tra prodotti gastronomici tipici l’aglio rosso di Sulmona, e che purtroppo nei nostri già stipati zainetti non trova posto!

Ma pensiamo essere l’industria dolciaria a sorreggere buona parte dell’economia locale, dal momento che sono tantissimi i negozi che vendono confetti in svariati colori e forme semplici o a realizzare corolle di fiori, animali ed ornamenti vari. Buona cena “fai da te” con pasta, insalate, provolone… e poi a letto presto poiché domani ci giochiamo la salita al Monte Amaro, il più alto del gruppo con i suoi 2793 metri.


Domenica 21 settembre 2014

Scegliamo di salire l’Amaro per la via normale da nord, che parte dal rifugio Pomilio a 1892 metri e che transita, lungo il percorso di cresta, quattro vette: il Blockhaus a 2142 metri, il Monte Cavallo a 2171 metri, il Monte Focalone di 2676 metri e la Cima Pomilio di 2656 metri. Il tutto non è indolore poiché nonostante un dislivello contenuto di 1250 metri, i chilometri da percorrere sono 5,5 in andata ed altrettanti al ritorno!

Cominciamo il lungo cammino percorrendo un sentiero ottimamente segnalato e tenuto e così sarà sino alla cima. Nonostante la giornata sia di cielo sereno o poco nuvoloso, un fastidioso vento da nord-est ci tormenta già alla partenza e senza darci tregua per tutto il giorno, con raffiche rese più o meno intense a seconda se il percorso avviene in tratti riparati da vegetazione o roccia o direttamente in cresta. A dir il vero spesso pensiamo alla resa, ma poi immediata è la risposta: ma per quando ci torniamo qui? Il richiamo della vetta ci consente di non mollare e portare a termine l’intero tragitto con ampia soddisfazione. In cima al Monte Amaro è presente un decoroso bivacco rosso che consente di dividere questo lungo tragitto in due giorni. In discesa appena sotto la cima, e non troppo lontani dal nostro cammino, ammiriamo un gruppo di una ventina di camosci. Sempre in discesa sostiamo qualche minuto nel bivacco posto sotto il Focalone, ideale posto tappa per altre vette del gruppo della Majella.

Ultima nota non da poco, agli abruzzesi piace andare in montagna e non è difficile incontrare alcuni di loro che conoscono ed hanno frequentato il Monte Rosa!

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Flavio Facchinetti