2010 - PICO DEL TEIDE (3718 m) Canarie

PICO DEL TEIDE (3718 metri)


Stefania ed io decidiamo di regalarci questa vacanza nelle isole Canarie per due motivi principali: tentare la salita alla montagna più elevata della Spagna, il Pico del Teide e cercare di capire come si vive in questo avamposto europeo in terra africana, caratterizzato da un clima mite di eterna primavera.

Ci troviamo nella cittadina di Puerto della Cruz nell’isola di Tenerife e constatiamo che il problema di Stefania ad un arto inferiore, probabile infiammazione retaggio dell’ultima mezza maratona in quel di Vercelli, stenta a guarire nonostante l’utilizzo di farmaci appositi. Domani è il giorno prefissato per la salita e purtroppo Stefania si vedrà costretta a rinunciare e a ripiegare almeno in parte e in caso di bel tempo salendo sino ai 3500 metri con la funivia!

La sveglia ci riserva una brutta sorpresa: un cielo fin troppo nuvoloso non promette nulla di buono ma decidiamo di partire ugualmente!

La strada asfaltata si inerpica in direzione del Parco del Teide. Ad un punto segnalato compare un cartello con la scritta: rifugio Altavista e qui sostiamo con l’auto. E’ un punto quotato 2350 metri e da qui parto a piedi mentre Stefania prosegue in auto sino alla partenza della funivia che la porterà ai 3555 metri della Rambleta. Nel frattempo la situazione meteorologica muta completamente, in basso un mare di nuvole e qui un meraviglioso sole!

Il percorso è ben segnalato ed incontro escursionisti di differenti nazionalità. Alcuni, la maggioranza, utilizzano la funivia sia per salire sia per scendere; altri la prendono solo in salita per effettuare la discesa a piedi per osservare meglio il paesaggio e scattare qualche fotografia; infine una ristretta minoranza compie l’ascensione in due giorni pernottando al rifugio Altavista, situato a circa 3200 metri. Vengo per altro a conoscenza che incredibilmente il rifugio non effettua servizio ristorazione!

L’ambiente è “divino”, grazie alla bellissima giornata la visione di particolari specie botaniche e di curiose conformazioni rocciose rende questa prima parte di percorso molto interessante. Giunto alla Rambleta non trovo Stefania! Chiedo informazioni.

Gli addetti al controllo del permesso di salita mi dicono che probabilmente c’è coda giù all’imbarco della funivia. Rassicurato proseguo fino a giungere alla vicina vetta, dopo avere percorso complessivamente 1370 metri di dislivello. Sul bordo del cratere, qualche chiacchierata con altri escursionisti, scambio di foto ricordo e quindi discesa sino alla Rambleta. Finalmente trovo Stefania, mi racconta che ha provato a fare due passi lungo il bel sentiero concludendo suo malgrado che la sua caviglia non è ancora in grado di sostenere il seppur breve dislivello sino alla vetta e quindi si è accontentata di prendere un po’ di sole e ammirare il paesaggio. Questa salita senza Stefania è stata un successo a metà ma purtroppo con i giorni contati non si poteva fare diversamente!

Nota finale: per salire sul Pico del Teide occorre un permesso che facilmente si può ottenere via internet specificando esattamente il giorno di salita poiché per motivi di sicurezza vengono rilasciati solamente un certo numero di permessi giornalieri.


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Flavio Facchinetti