2013 -TREKKING MONTI SLOVENIA

TREKKING MONTI SLOVENIA

1° giorno: Mali Triglav (2725 m) – Triglav (2864 m)

2° giorno: Mojstrovka (2332 m)

3° giorno: Prisojnik (2547 m)


Martedì 06 Agosto 2013 

Al parcheggio di Rudno Polje, località di partenza della salita al Triglav di uno dei tre percorsi denominati “vie normali”, arriviamo alle 5 e mezza del mattino e nonostante i 1300 metri di quota fa già caldo! Raggiungere il primo rifugio Vodnikov Dom, situato a quota 1817 metri, attraverso il passo Studorski Preval (1892 metri) fa da subito intendere che il dislivello effettivo ha poco a che vedere con le differenze di quota partenza – arrivo: un continuo sali – scendi che, presagiamo, darà sicuramente del filo da torcere durante il rientro. E purtroppo anche il tratto successivo dal Vodnikov Dom al secondo rifugio Planika Dom, a quota 2401 metri, attraverso il passo Konjsko Sedlo (2020 metri) continua nel poco gratificante su e giù. Giunti al secondo rifugio, tiriamo il fiato per qualche minuto giunto il tempo per mangiare e riprendere le forze per il tratto finale della salita. Il percorso presenta diverse soluzioni con difficoltà “teoriche” più o meno similari, visto che ogni via è comunque abbondantemente attrezzata mediante cavi di acciaio, scalette, pioli, puntali in acciaio capaci di azzerare ogni difficoltà “reale”.

Ci prepariamo indossando imbrachi e attrezzatura da ferrata, utilissimi in caso di pioggia vista la presenza di rocce scivolose, nonché caschetto, doveroso se non altro per la forte presenza di escursionisti. Scegliamo di percorrere la via diretta che porta dapprima in vetta al Mali Triglav, di 2725 metri e poi seguendo la cresta sino ai 2864 metri del Triglav.

In questa giornata di cielo perfettamente sereno, il Triglav è letteralmente preso d’assalto dagli sloveni, che hanno una venerazione per la loro montagna più alta, tanto da averla riportata in forma stilizzata addirittura sulla bandiera nazionale. Lungo il percorso siamo obbligati a dribblare anziani, bambini e, spesso, adulti senza un minimo di attrezzatura (neanche scarponcini da escursionismo ma solo scarpe da ginnastica!), un vero schiaffo morale per chi ama e rispetta le montagne oltre che un potenziale pericolo per sé e per chi è vicino. Tanto superficiali in montagna ma altrettanto cordiali, educati, disponibili e rispettosi dell’ambiente, ecco come ci appaiono gli sloveni, almeno in questi primi giorni di soggiorno.

Poche soste lungo il percorso e buon passo ci hanno consentito di toccare la vetta dopo 5 ore di cammino (di tabella erano previste 6 ore di marcia) e dopo tanta fatica è gigantesca la gioia. Mangiamo velocemente qualcosa, foto ricordo e via per l’eterno ritorno, con le sue lunghe risalite e ridiscese. Arriviamo alla macchina esausti, con il senno di poi sarebbe stato meglio spezzare la gita in due giorni pernottando in uno dei tanti rifugi disponibili.


Mercoledì 7 Agosto 2013 

Utilizziamo la giornata per un meritato riposo, facendo un sopralluogo stradale sino al Passo Vrsic a 1611 metri, e distante solo 13 chilometri dalla rinomata località di Kraniska Gora, nota agli appassionati per i mondiali di sci alpino che ogni inverno qui si svolgono.

La lingua di asfalto tutta curve risale sino al passo in uno scenario da cartolina, ideale da percorrere in bicicletta. Il passo sarà punto di partenza per l’escursione di domani, diverse sono le opzioni e decideremo l’indomani a seconda dello stato fisico e della voglia di faticare!


Giovedì 8 Agosto 2013 

La notte porta consiglio, decidiamo di effettuare l’ascensione alla Mala Mojstrovka, di 2332 metri. A causa del caldo africano anche a queste quote montane, partire presto diventa una regola a cui ci atteniamo con scrupolo. Al Passo Vrsic ci sono già diverse auto parcheggiate, un bigliettaio ci richiede il pagamento di tre euro per la sosta.

Il cammino oggi è assai diretto: prima conduce ad un piccolo colle poi risale lungo una dorsale esposta a sud sino alla cima. Il terreno è formato da insidiosissimo ghiaino che rallenta l’andatura in salita e favorisce le scivolate in discesa, esenti comunque le difficoltà. Dislivello contenuto di soli 750 metri con panorami stupendi che a mano a mano si aprono all’orizzonte mentre continuiamo a salire, grazie anche alla giornata di cielo meravigliosamente azzurro, solo in vetta un forte vento ci obbliga ad indossare il k-way.

Il pranzo lo consumiamo sui dolci prati del Passo Vrsic, di fronte a noi si staglia l’imponente mole del Prisojnik, di 2547 metri, assai inviante, chissà! Sulla via di rientro dal colle, non contiamo il numero di ciclisti su mountain bike più o meno affaticati che incontriamo. Anche oggi una bella giornata tra le montagne slovene!


Venerdì 9 Agosto 2013 

Ultimo giorno di montagne! Stefania è già soddisfatta delle salite portate a termine nei giorni scorsi e in previsione di un viaggio non banale attraverso i restanti sette Paesi dei Balcani, Croazia, Serbia, Macedonia, Albania, Kossovo, Montenegro e Bosnia Erzegovina, non viene. Obbiettivo Prisojnik e nuova levataccia ancora alle 5 del mattino per il troppo caldo. Ripercorro con piacere la strada panoramica sino al Passo Vrsic e con meno piacere ripago l’obolo al custode del parcheggio. Oggi il cielo appare nuvoloso con qualche sprazzo di sereno. Tolto il primo tratto che porta al vicino rifugio Postarski Dom per poi ridiscendere leggermente, tutto il percorso è in continua ascesa sino al Prednje Okno, un enorme foro naturale nella parete rocciosa che la trapassa interamente. Per giungere sino a qui, due sono le possibilità che differiscono per tratti diversamente attrezzati ma di difficoltà similari. Oltre il foro si scorge sulla parete una disposizione delle rocce che ricorda il volto stilizzato di una ragazza, sembra quasi una scultura nella parete e non posso non soffermarmi qualche attimo ad ammirarlo! Ora il tragitto ripercorre la cresta ovest sino alla cima, con numerosi tratti attrezzati, anche inutilmente vista l’assenza di difficoltà. Non posso che pensare che in Slovenia tutte le montagne siano cariche di ferramenta, magari per consentire la salita a chiunque, ma basterebbe attrezzare una unica via per montagna, lasciando poi i rimanenti itinerari “al naturale”! Anche se qui oggi non è presente nessun escursionista e la montagna è davvero stupenda, non da meno del bersagliato Triglav, ove occorre mettersi in coda per risalire sino alla cima.

Momento magico della giornata: arcobaleno perfettamente semicircolare dai colori stupefacenti che mi è così vicino da fotografarlo in due scatti … oggi le previsioni meteo promettono pioggia a partire dalla tarda mattinata, ed in effetti così è. Accelero lungo la via di rientro, anche per scongiurare i due tentativi di pioggia già caduti lungo la via di salita e torno a Radovljca giusto in orario per pranzare con Stefania e raccontarle la mia soddisfacente salita. Come digestivo impacchettiamo tutti i materiali alpinistici utilizzati in montagna, scarpe, attrezzatura varia, vestiti e ci dirigiamo nell’ufficio postale per spedirli in Italia, visto che da domani torneremo Viaggiatori sul serio!

Flavio e Stefania Facchinetti



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Flavio Facchinetti